In occasione dell’8 marzo, presso il Consiglio Notarile di Roma, si è tenuto in mattinata un incontro dedicato al tema “DONNE E PROFESSIONE: UNA PROSPETTIVA FEMMINILE”: un’occasione in più per celebrare le donne.
Il confronto, moderato da Flavia Fratello, noto volto del telegiornale di La7, ha visto la partecipazione di diversi attori del mondo del lavoro: Fiammetta Palmieri, Magistrato addetto alla Segreteria Generale CSM, Emilia Fargnoli, Presidente della Sezione di Volontaria Giurisdizione presso il Tribunale di Roma, Flavia Perina, Giornalista ed ex Deputato, senza dimenticare i Notai Caterina Miccadei e Lauretta Casadei.
Ad aprire l’incontro, un ammonimento di Flavia Perina, che invita le donne a ricordare che i diritti acquisiti con tante battaglie non sono conquistati per sempre: proprio la crisi ha mostrato come le più esposte a perdere il lavoro e certe posizioni di rilievo, sono proprio le donne.
Il Notaio Miccadei ha poi ricordato come il Notariato è stata una delle prime professioni ad aprire le porte alle donne, in tempi davvero insoliti. La prima praticante notaio donna è del 1914 ?. Nel 1956 abbiamo le prime tre donne notaio, poi in aumento esponenziale. Negli ultimi concorsi abbiamo assistito quasi al sorpasso, basti pensare che quest’anno a Roma su 35 nuovi notai 14 sono donne (quasi la metà). I numeri dei concorsi confermano il dato positivo: dal 2013 ad oggi la percentuale di donne partecipanti è passata dal 60,5% al 65%.
I Magistrati Palmieri e Fargnoli hanno ricordato che oggi le donne magistrato sono il 52%; in particolare, nel 2015, tra i nuovi magistrati gli uomini erano 123, le donne ben 222. Ma nonostante ciò i Procuratori delle maggiori città sono uomini, e nel Consiglio Superiore della Magistratura siede una sola donna. Il soffitto di cristallo esiste.
Si è poi sottolineato quanto le donne, rispetto agli uomini, abbiano più a cuore l’aspetto deontologico, tanto che le azioni disciplinari verso le donne sono molto inferiori a quelle verso gli uomini.
La Dottoressa Casadei della Cassa del Notariato ha riportato il fatto che le società sono più produttive quando le donne si trovano in posizioni apicali, e ha chiuso con una visione ottimistica sul futuro.?
In conclusione, tutte le presenti hanno convenuto che per eliminare le differenze di genere, deve“cambiare” la mentalità e dunque l’educazione al rispetto; che è necessario fare squadra tra donne, per sostenersi a vicenda, e anche per riuscire a rimodulare i tempi del lavoro e della famiglia, ora troppo gravosi per una donna: un aiuto maggiore in famiglia da parte degli uomini può rappresentare un valido sostegno per le donne, per dar loro la possibilità di candidarsi a ruoli apicali.